da Antonio Moscatello
Credo e spero che gli Agnoletto i Casarini e i Berlusconi (eh, sì, questa volta li ho visti davvero molto uniti nelle loro dichiarazioni) ripensino alle cose che hanno detto. I primi due affermano che è l’assassinio è di stato ed è diretto, udite udite (cfr. lanci ApBiscom 20/03 ore 00:15 e 00:19), contro loro. L’altro afferma che ogni opposizione alle sue cosiddette “riforme” fomenta l’odio e arma gli assassini. Io spero che ci ripensino, per rispetto di quell’uomo lasciato sul selciato da criminali ignobili, e anche per rispetto della democrazia. Il 23 spero che diventi un’occasione per riaffermare il valore della convivenza civile. Accanto alla protesta contro il governo, sarebbe esprimere il cordoglio per la morte di Biagi e la riaffermazione che gli assassini non otterranno nulla.
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