da Lorenzo Mazzucato, Padova
Io, Lorenzo, sono rifondarolo dal ’91 (fin dalle origini). Ma avete visto Bertinotti da Santoro, venerdì scorso? Era attaccato da tutte le parti, a causa dell’apollineo isolamento cui ha votato ormai il suo (mio) partito. Eppure, nonostante io tifi sempre per i più deboli, per chi è in minoranza, quella volta mi ha dato molto fastidio il suo atteggiamento sufficiente e distaccato. La sinistra piange, il popolo soffre a causa del regime strisciante che Berlusconi fa lentamente (?) passare, e Fausto Bertinotti sembra gongolarsi. Aveva ragione, ovviamente, a rivendicare l’elementare circostanza che una manifestazione unitaria si realizza discutendo insieme e insieme decidendo la piattaforma comune; mentre l’Ulivo se l’è decisa, quella di ieri, e se l’è fatta. Tuttavia, dava l’impressione di essere contento di non esserci a Roma, di non aver avuto l’obbligo di discuterne, nel caso gli avessero proposto un percorso comune. Rifondazione nella Torre d’avorio? Sì, ahimè! e inoltre illusa di essere al centro del “Movimento dei Movimenti”. I no-global, per la stragrande maggioranza non amano Rifondazione. I Rosso-verdi: poco. La parte del volontariato cattolico, fino a Lilliput: quasi niente. Tute bianche di Casarini: nisba. Agnoletto: mezzo nisba. Centri sociali: quasi nisba…
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