da Carlo Vignato
Non so cosa pensare sulla manifestazione dell’Ulivo. Da un lato, quando vedo che molti scendono in piazza per “dire qualcosa di sinistra” non può che farmi piacere; dall’altro lato, però, l’aver saputo non solo della mancanza di Bertinotti e di certi “emergenti” (il prof. Parri, in arte “Pancho”, Nanni Moretti…), ma anche del divieto a Di Pietro di prendere la parola dal palco, mi fa pensare che i “monumenti” dell’ulivo (con in testa Rutelli, D’Alema, Fassino) con questa marcia pensassero più a riconquistare i consensi persi in questi ultimi tempi che a proporre qualcosa di concreto per il fututo. Insomma, volevano far vedere che, alla faccia del nascente “morettismo”, loro sono ancora profondamente ed autenticamente “di sinistra” e non “sinistrati” e pronti per la rottamazione. Due cose sono certe:uniti si vince, divisi si perde; Buttiglione, La Russa e altri “camerati” hanno sempre detto di apprezzare il tentativo di svolta socialdemocratica della Margherita…BRUTTO SEGNO, CARI COMPAGNI!
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