da Walter Lanaro
Cari lettori, la domanda del titolo è eloquente quanto basta: Provenzano, il Boss dei Boss, che fine ha fatto? La polizia indaga e qualche risultato lo ha raggiunto anche ultimamente con la cattura di alcuni fiancheggiatori del capomafia ricercato. Ma dove si nasconde? Questa “Primula Rossa”, così chiamato da qualcuno, riesce a scomparire come fosse un ombra.Come fa un uomo super ricercato a sfuggire regolarmente alla cattura? E soprattutto come fa a vivere una “normalità” di vita se non avesse dei fiancheggiatoriche lo tutelano? Io credo che la risposta sia proprio nella seconda domanda: chi lo difende? Chi lo nasconde? Quali pezzi dello stato lo “coccolano”? Credo oramai innegabile che la mafia abbia contatti e uomini anche tra le istituzioni, sia locali che nazionali, nonchè nei seggi parlamentari. Basta leggere la nostra storia politica per capire quanto sia una realtà la mia affermazione. Provenzano sarebbe già nelle patrie galere da un bel po’, se lo Stato non lo avesse per troppo tempo ignorato e a volte quasi mitizzato. Ma se mai Provenzano fosse catturato la mafia scomparirebbe? Tragica domanda e tragica la risposta, credo proprio di no! La mafia sarebbe viva quanto ora, forse di più. La mafia è un cancro ed il cancro è formato da più cellule malate e Provenzano rappresenta solo una parte , benchè importante, di queste “cellule”!La mafia va combattuta arrestando i “Provenzano di turno”, ma anche educando prima di tutto i giovani a non delinquere, facendogli capire che l’alternativa ci può essere. Ma per fare questo ci vuole prima di tutto uno Stato attento e saggio. Mentre invece accade proprio l’opposto, la mafia è più saggia e lo Stato gli porge la guancia, togliendo le scorte a chi la combatte!
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