da Walter Lanaro
Cari lettori, il governo ha detto no!Sull’articolo 18 non si tratta. Nessuno stralcio ma solo calci in faccia ai lavoratori!Un domani cosa sarà del signor Rossi che magari, tesserato comunista, verrà scoperto da un datore di lavoro, iscritto a Forza Nuova, e con una “fatua” scusa cacciato via? Io non credo sia “fantascienza di un folle”, ma la realtà a cui si va incontro eliminando(perchè di fatto questo si fa), l’articolo 18. Non ci sarà più certezza per nessuno, la società di conseguenza sarà ancora piùprecaria. Ed allora quale alternativa? Innanzitutto lo Sciopero Generale, ma nel vero senso della parola, con il blocco totale di ogni attività e servizio. La gente certo subito si lamenterà, ma su una battaglia tanto vitale per la dignità dei lavoratori, qualche “mugugno”(come diciamo noi a Genova) ci può stare. Viceversa proporre alternative, ma che non ledano per nulla l’articolo 18. Faccio una proposta: perchè invece di licenziare più facilmente non allungare il tempo del periodo di prova, ad esempio a 6 mesilavorativi per il tempo indeterminato e ad 1/4 della durata contrattuale per il tempo determinato?Queste sono due proposte che io lancio sul tavolo dei negoziati. In sei mesi una persona si valuta tranquillamente, così un quarto per il determinato mi sembra un equo periodo. Aspetto opinioni.
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