Quando Ferrante ha segnato il goal ed ha cominciato a correre come un matto per il campo con le due dita sulla testa a fare il segno delle corna (o meglio, del toro), a me sembrava un deficiente. Ma mi sembrano da deficienti sempre tutte le reazioni dei calciatori dopo un goal. Mi sembrano la prova che il calcio è sì un affari di miliardi, ma, per molti suoi aspetti e protagonisti, è ancora in mano a personaggi che la maturità non l’hanno ancora raggiunta. Così, quando Maresca ha segnato il suo goal e ha cominciato a correre anche lui come un matto per il campo facendo il gesto del toro, mi sono detto: “Eccone un altro, la mamma dei cretini è sempre incinta”. E invece ho scoperto che Ferrante aveva ragione a fare la scena del pirla e Maresca invece no, perché Maresca è della Juve e Ferrante del Torino. E su Maresca che fa il pirla con le corna in testa ci si scatena un enorme problema deontologico. Certo diciamolo lo sport dovrebbe insegnare il rispetto dell’avversario e Maresca stava prendendo in giro gli avversari, ma io sono ancora convinto, essendo figlio di un pioniere del giornalismo sportivo, che lo sport dovrebbe insegnare il rispetto delle regole, della ragione, dell’educazione, dovrebbe migliorarci, tutti, vincenti e perdenti, dovrebbe insegnarci la via dell’umiltà e invece più si guarda lo sport, il calcio in primo luogo, meno ci si convince che l’umiltà faccia parte del gioco. Guardate il giocatore che esulta, corna o non corna, toro o non toro. Sembra sempre un deficiente.
Claudio Sabelli Fioretti
Ps. Vorrei parlarvi anche di Castelli, il Ministro, che vede analogie con il ’68 e mi aspetto di vederlo partire da un momento all’altro all’inseguimento di Ferrante e di Maresca, con le dita sulla testa. Tanto il livello rimane quello. Vorrei parlarvi di Fabrizio Cicchitto che dice che “sta nascendo nel nostro Paese un movimento eversivo” e dimentica di ricordare che qualcosa di eversivo stava nascendo in Italia, si chiamava P2 e lui dovrebbe ricordarselo bene visto che ne faceva parte. E allora comincio a vedere un trenino di pirlotti, tutti con le dita in testa a fare il segno delle corna del toro, che corrono nello stadio. Alè, c’è posto per tutti.
++++++++++++++++++++++++++++++++++Quelli che attaccano i cartelli “Chi tocca muore”, muoiono tutti?
++++++++++++++++++++++++++++++++++
Nessun commento.
Commenti chiusi.