da Valeria Garabello
Ieri sera ho seguito un corso sui dolci lievitati: brioches, gubane, maritozzi, trecce. E croissants.La nostra insegnante – più larga che lunga – ci ha introdotto con le parole, i gesti, i profumi in questo incantevole universo. Quando mi sono iscritta, ti dirò, mi sono sentita un po’ démodé, antica ecco. Almeno rispetto alle mie coetanee, amiche e colleghe. Stamattina invece, nel leggere la tua mail sulle corna, mi sono tutta ringalluzzita. Altro che démodé, altro che antica. Io sono perfettamente in linea con la nuova moda, la nuova etica. Quella della riabilitazione delle corna. D’ora in poi – nel tuo prezioso taccuino, tra un berlusca e un maresca – inserisci pure me per favore. E vienitele a mangiare a casa mia le corna, rigorosamente attaccate a fragranti croissants fatti in casa. Vedrai come anche tu – come me d’altronde, storica monomaniaca della pastafrolla – le riabilterai.NB: la ricetta che mi hanno dato è per 50 persone. In casa mia tutte stipate ne entreranno sì e no una quarantina. A tutto il sito: se passate da Roma, magari a turno (quanti saremo in totale?), vi aspetto a colazione.
Queste sono le mail che io voglio leggere. Valeria, tu non potevi saperlo ma io sono un cornetto-dipendente! (csf)
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