da Daniele Dileo
Ho sempre creduto che finanziare la ricerca medica contro il cancro o altre patologie di difficile cura fosse un gesto nobile. Purtroppo negli anni sono sempre diventato più scettico. La ricerca, si sa, è totalmente nelle mani delle case farmaceutiche, e rabbrividisco quando alcune di loro cessano di produrre un farmaco per malattie rare (che quindi non si vende) solo per questioni di bilancio. Rabbrividisco ancor di più quando si spargono voci inquietanti di vaccini inutili (vedi difterite qualche decennio fa) o, peggio, di malattie create in laboratorio dalle stesse case farmaceutiche che poi ne vendono la cura. Divento sempre più scettico, non so se a volte finanziare le case farmaceutiche per la ricerca fa di me un bravo cittadino o una vittima inconsapevole dei loro giochi economici.
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