IL DENARO:
può comprare una casa ma non un focolare;
può comprare un letto ma non il sonno;
può comprare un orologio ma non il tempo;
può comprare un libro ma non la conoscenza;
può comprare una posizione ma non il rispetto;
può pagare il dottore ma non la salute;
può comprare l’anima ma non la vita;
può comprare il sesso ma non l’amore.
Francesco Baccini, il cantautore (è appena uscito il suo nuovo Cd, “Forza Francesco”) fa parte, silente, della nostra piccola lobby. Oggi mi ha mandato questo “Precetto cinese”. Attenzione: è uno di quesi testi che girano in rete, che “debbono fare il giro del mondo”, che devi “copiare e rimandare a 20 persone”, perché “porta fortuna” e perché Giggetto, che l’ha rispedito entro 96 ore, “ha vinto 9 miliardi alla lotteria” e invece Pierino che non l’ha fatto “ha perso il posto”, posto che poi ha ritrovato quando finalmente ha spedito la lettera. Insomma tipica catena di sant’antonio, senza richiesta di soldi. Superstizione. Ma il precetto è bello. In tempi come questi in cui tutto si compra, tutto ha un prezzo, tutti vengono invitati a produrre, guadagnare, consumare, tutti valgono per quello che sembrano e non per quello che sono, per quello che hanno e non per quello che danno, questo testo sul danaro mi sembra interessante, anche se proviene da una pratica discutibile. Grazie Francesco, e in bocca al lupo! (csf)
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