da Walter Lanaro
Cari lettori, il 2002 è arrivato, portandosi con se grandi novità, tra cui l’Euro. Ma ahimè, contemporaneamente alla sua nascita, ecco arrivare già un morto di mafia. Gianpaolo Aliotta, 53 anni, pregiudicato per usura e turbativa d’asta, è stato ammazzato oggi nel pieno “centro” di Gela. La notizia non fa scalpore per i più. Di mafia non si parlava nel 2001 e non se ne parlerà nel 2002, a meno che non si cambi totalmente modo di pensare. Credo che se notizie come questa fossero date nello stesso modo con cui si parla di Euro, le cose sarebbero molto diverse. La gente sentirebbe da Bolzano ad Agrigento quel morto come suo, come assassinato nella piazza della propria città e non di una piccola cittadina abbandonata della Sicilia. Che bello se Ciampi invece della sua retorica inutile, avesse parlato di mafia nel suo discorso di fine anno. Ma ahimè, così non è stato. Ed intanto a dire della Polizia, questo ennesimo morto, potrebbe significare l’inizio di una nuova guerra di mafia. Se così fosse, si aprirebbe per Gela e per tutta la Sicilia, una nuova stagione di sangue e vendetta. Ancor più grave, in un momento di estremo rilassamento delle istituzioni nei confronti della criminalità organizzata.
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