da Leonardo Maiellaro.
Che incubo! scusate devo raccontarvelo…mi bussano alla porta. è notte. mi si presenta un gruppo di persone che mi sbatte sul naso un certificato in base al quale, loro, di vera origine etrusca,hanno più “diritto” di me e dei miei vicini a stabilirsi qui…a casa mia…..io provo a ragionare con loro …ma la voce ….sono muto!!!..non mi ascolta nessuno o fanno finta di non ascoltarmi. Poi mi ritrovo in una specie di riserva…proiettato in un altra dimensione spazio-temporale, privato delle mie tradizioni ed abitudini, la mia chiesetta…l’albero su cui avevo costruito la mia prima casetta …… mi sveglio, per fortuna, e mi ritrovo a pensare che questo può essere più o meno quanto è successo ai Palestinesi. mi perdoni signor Namehr, forse ho esagerato, ma la sua lettera è stata devastante quasi quanto la sorte che ha toccato il suo popolo ed i suoi affetti familliari. Sia chiaro, non vi è nulla che io possa condividere nella spirale di violenza cui impotenti assistiamo. lungi da me l’idea di voler giustificare quello,come tutti gli omicidi, cui ci siamo pacatamente assuefatti. Posso solo esortarLa, per quanto può essere possibile, ad avere un approccio “laico” alla questione palestinese evitando pericolose generalizzazioni per non incorrere in paradossali errori di giudizio.
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