da Walter Lanaro
Cari lettori, il Papa ha chiamato i giudici e gli avvocati all’obiezione di coscienza sul divorzio. La notizia è sconvolgente, un potere di un altro stato, si intromette in modo inaudito nella vita sociale e politica di un altro paese. Credo che la parola che più spieghi il gesto del Papa sia “Golpe”! Egli non deve e non può neppure immaginare di intromettersi in uno stato esterno chiedendo a chi la legge deve seguirla e rispettarla qualunque essa sia, di disattendere la stessa per motivi di coscienza. Come laico e come cittadino non posso accettare questo atteggiamento vergognoso e rivoluzionario verso lo stato italiano! La chiesa dovrebbe pensare alle sue faccende di casa, i suoi problemi, che pochi non sono. Tra questi la perdita continua di fedeli a favore di altre religioni o sette. Il perchè è scrittonegli atteggiamenti dei vertici della stessa, che un giorno dicono che la politica deve stare fuori dalle mura vaticane ed il giorno dopo le varcano con enorme presunzione di portatori di “verità uniche”. Verità in cui anche i più convinti credenti cominciano a vedere delle “pagliuzze”! Come cattolico e come laico mi sento offeso dalle parole del Papa. Certo è triste vedere come la chiesa abbia ad oggi tutto questo potere. Un potere che si arroga il diritto di esternare quando vuole. Ciò lo dobbiamo anche al fatto che i nostri cari politici odierni ma soprattutto passati, si sono regolarmente e con gioia “calati le braghe” di fronte alle talari vaticane.Un vero contropotere nello stato, quello italiano. Ed allora invece di fare grande bagarre, i nostri politici,e prima di tutto il governo in carica, mettano le cose bene in chiaro con la Chiesa. Il governo mandi una nota ufficiale di protesta al Vaticano, chiedendo le scuse ufficiali per le parole del Papa. Di istigatori a delinquere in Italia, ne abbiamo fin troppi!
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