da Gianni Da Vià
Caro Claudio,a proposito dell’esule di Hammmamet. Non so esattamente come andò la faccenda,se Borrelli abbia veramente detto: prima carcere,poi intervento,poi carcere.Oppure subito intervento e dopo carcere.Parlo di intervento di by pass aortocoronarico che secondo me,stante la gravissima vasculopatia diabetica ,doveva precedere l’intervento di nefrectomia per neoplasia.In medicina il senno di poi vale zero,ma da quel poco che so di cardiochirurgia,ricordo che all’epoca mi meravigliai dell’intervento al rene fatto a Tunisi dagli urologi di MIlano, in ragione della preesistente , avanzata e documentata patologia coronarica.Mi pare che il ” timing ” chirurgico obbedì al fatto che una nefrectomia poteva essere fatta a Tunisi e che un by pass era meglio farlo a Milano o in Francia. Quindi: avanti con il rene e il cuore si vedrà quando i giudici vorranno. Andò così?Comunque sia andata,non è stata una pagina elegante nella nostra storia recente, caro Claudio,e credo di vedere un’ombra di imbarazzo in D’Alema davanti a Stefania e Bobo Craxi .
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