da Anna Laura Folena
Caro Claudio, la scuola italiana prevede, giustamente, delle soluzioni valide per i bambini meno intelligenti, ai quali, per esempio, vengono affiancati degli insegnanti di sostegno. Esiste, però, anche il problema contrario. I superdotati per lo più si devono rassegnare ad annoiarsi a morte (e la noia è grande nemica dell’intelligenza!), a fingersi meno svegli della realtà per non essere derisi dalla classe, a uniformarsi alla massa per sopravvivere alla meglio, a nascondere le proprie potenzialità per non diventare antipatici a certi insegnanti… Scuole per piccoli geni che creano mostri privando i bambini della loro legittima infanzia sono indubbiamente da aborrire. Ma il problema resta e non è di facile gestione. Se qualcuno sa come si potrebbe risolverlo… parliamone, per favore.
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