da Gianni Da Vià
Caro Claudio, mi sembra di capire che sei del Trentino. Se perdi qualche chilo e corri un pò ,quest’estate andiamo a fare lo spigolo del velo della madonna sulle pale di S.Martino con il ” mago ” Manolo. Sono richiesti fiato e assenza di vertigini. Il ritorno sono 5 doppie.Dicono che sia la via più bella delle dolomiti : 4° e due passaggi di 5°. E al ritorno birra a volontà al rifugio del Velo.
Caro Gianni, tu sei pazzo. Ho 57 anni e non ho mai fatto roccia. L’anno scorso, un amico più pazzo di te, arrivati sotto una delle Torri di Vajolet, mi ha detto: andiamo, è tutto terzo con un solo passaggio di quarto. Io ho detto: andiamo, che mi frega? Ad un certo punto sono rimasto bloccato, non potevo andare né su né giù. E siccome sono una volpe ho pednsato: mi sa tanto che questo è il passaggio di quarto. Alla fine, com’è come non è, sono arrivato in cima e naturalmente, con la solita fortuna del neofita, attaccata al libretto dove uno doveva mettere la firma (unico motivo per il quale ero salito fino lassù) mancava la matina. E’ scoppiato un temporale con chicchi di grandine grossi come mandarini. Di fronte a noi, sul catinaccio, sono venuti a prenderli con l’elicottero, noi siamo scesi in doppia, e ho scoperto che cos’era la doppia solo quando il mio amico mi ha detto : dai buttati. E io ho detto: mi butto, tanto che mi frega? Quando sono arrivato al rifugio mi hanno accolto come un eroe insieme al mio amico assassino. Alla fine mi sono detto: nbello, ma era meglio una cosa tutta di secondo con un passaggio di primo grado. (csf)
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