da Gianni Guasto, psichiatra dell’età evolutiva
Chiunque abbia conosciuto la tragedia dell’abuso sessuale ai danni dell’infanzia sa che un danno non meno devastante dell’abuso stesso sta nell’impossibilità per le vittime di raccontarne l’orrore a qualcuno che sia disposto ad ascoltare. Ciò, in linea di massima, avviene per imposizione dell’abusante, o per la sordità di chi potrebbe vedere, ascoltare, proteggere e si tiene lontano per paura, impotenza, o “quieto vivere”; e a questo tradimento non si sottraggono neppure le istituzioni. Dopo venticinque anni di specializzazione nel settore, vengo oggi ad apprendere l’esistenza di una nuova tipologia di riabuso istituzionale: l’imposizione alla vittima del “segreto pontificio”.
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