da Giorgio Goldoni
Provare il piacere retrò di essere in un vero paese comunista!la prima cosa che Lei incontrerà sarà una gigantografia di Gianni Minà, che è il padre putativo di Cuba e al quale sarà presto dedicata la Plaza de los Duros – inossidabile, è passato attraverso tutte le procelle, il muro di Berlino, il muro di Pechino,il muro Mediaset, e ha trovato di che sbarcare il lunario. Le sue consulenze vengono pagate in canna da zucchero. Certo molto è cambiato ad Avana, dove al tempo di Fulgencio Batista la corruzione regnava sovrana, la prostituzione era dilagante, insieme alla buona musica, il jazz cubano, Mongo Santamaria, Chano Pozo ecc ecc Ora non c’è prostituzione, le “segnorine” (50 000 ,come ai tempi che furono) sono gestite dalla polizia e dai tassisti, invece che dalla mala.La libertà regna sovrana, e tutti possono salire le scale della Casa del Fidel, “quiero hablar con tigo, Fidel”, aprire la porta e sbattergli sul grugno tutto il loro odio per i gringos, gli americani, gli occidentali. Non solo Fidel non si opporrà, ma come grande padre della patria darà loro una medaglia. Attendiamo ansiosi le cronache cubane.
Tu sei molto spiritoso Giorgio. Certo, Fidel non si sa nemmeno dove abita, le prostitute esistono ancora, e in piu Gianni Mina non e presente in gigantografia ma e vivo e vegeto accanto a me. (csf)
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