da Alessandro Ceratti
Praticamente tutti si dichiarano contrari alla clonazione col fine di ricreare un essere umano. Viceversa la possibilità di ricreareattraverso questo procedimento pezzi di ricambio a fini terapeutici viene da molti considerata con attenzione. La cosa mi sorprende. In fin dei conti se attraverso questa tecnica si ottiene una nuova persona qual’è il problema? Se ciò che scaturisce è veramente un uomo a tutti gli effetti vorrà dire che sarà un uomo come noi, con diritto di voto e di sparare cazzate. Ci sarebbe da sindacare sulle motivazioni che spingono a quell’atto (megalomania, desiderio di far rivevere un defunto ecc.) ma non sull’atto stesso. Invece mi turba moltissimo l’ipotesi che si creino degli uomini con il solo fine di smontarli per utilizzarne i pezzi.Questo è veramente uno scenario da horror fantascientifico. Inquietantemente simile a quello descritto da Huxley nel suo “Brave newworld”
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