Non è contento di avere sei tv e di avere distrutto i progetti della settima. Adesso vuole anche Telekabul. Che dire? Niente. Ha detto tutto Sebastiano Messina, il mio nuovo idolo, oggi su Repubblica. Ve lo ripropongo.L‘imparziale cronometro dell’Osservatorio di Pavia ci conferma quello che già sospettavamo: nei primi sei mesi di cura la tv italiana è diventata più berlusconiana di prima. Il nostro presidente del Consiglio è andato in onda il doppio del capo dello Stato e il triplo del leader dell’opposizione. Questo nelle reti Rai, dove ancora i berluscones non sono ufficialmente al potere: evidentemente, come avvertiva Rainer Maria Rilke, il futuro entra in noi molto prima che accada. Le tv del medesimo presidente del Consiglio, invece, hanno applicato al leader dell’Ulivo la regola matematica delle rappresaglie naziste: per ogni minuto concesso a Rutelli, venti minuti a Berlusconi. Davanti a queste cifre, abbiamo sempre commentato che cose del genere non accadono in nessun altro paese al mondo. Ecco, presto non potremo più dire neanche questo. Perché ieri Berlusconi ha offerto ai nuovi governanti dell’Afghanistan il suo aiuto nella ricostruzione, cominciando era ovvio dalla cosa che lui sa fare meglio: mettere in piedi una televisione. Anche TeleKabul sarà del Cavaliere, dunque. Berlusconi avrà la sua settima rete. E gli afghani si beccheranno il loro Grande Fratello in versione talebana: “Osama, sei stato nominato”.
Ripropongo il vecchio quesito: Berlusconi sta sbagliando clamorosamente o sta azzeccandola clamorosamente. Siamo proprio così stupidi da non accorgerci dei continui passi falsi, delle gaffes, degli errori, delle esagerazioni del premier oppure lui è talmente uno di noi che ci legge dentro e si accorge che va bene così? La risposta non la so dare.
Claudio Sabelli Fioretti47. segue
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