Titola il giornale dei lavoratori, oggi, nove colonne in prima pagina: “Nel mondo vinceranno le idee, non la forza”. Sempre clamorosamente sulla notizia. Il titolo di ieri era praticamente identico e aspetto con trepidazione il titolo di domani. La citta e’ molto bella. Incontro Michele, uno di quei ragazzi che sanno tutto e possono tutto e ci sono sempre nelle grandi citta turistiche. Dice: “Che cosa vuoi fare? Qui a Cuba se magna, se bala e se tromba”. Io gli spiego che siamo in due. “E chi e’ l’altro?” Mia moglie. “Allora se magna e se bala. Non se tromba”. Parla bene l’italiano. Mi dice anche: “Porto i turisti in giro con la macchina dell ambasciata”. L’ambasciata non lo sa naturalmente. E lui non ha la patente. “Qui a Cuba la patente non serve”, dice.Giro la citta con il bicitaxi, un triciclo a gambe umane. Mi chiede due dollari ma mi vergogno. Gliene do’ tre nella mia infinita bonta. Vorrei tentare l’avventura del cammello cubano, il mezzo di trasporto piu’ popolare. Quello che chiamano il film del sabato sera perche’ chi ci sale prova tutte le emozioni del film del sabato sera, sesso, violenza e volgarita’. E per le donne e’ un massaggio gratuito. Porta trecento persone ma non me. Preferisco rimandare l’esperienza a data da destinarsi.
Claudio Sabelli Fiorettida Cuba, terzo giorno
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