da Walter Lanaro
Cari lettori, la notizia è di quelle che non lasciano dubbi. L’ex vicequestore di Palermo, Ignazio d’Antone era colluso con la mafia (fonte Giornale di Sicilia del 29/11/2001)! Credo eloquenti le parole del tribunale di Palermo,che senza timore alcuno, ma con grande enfasi, ha messo in evidenza come d’Antone,in più casi avesse ostacolato l’attività di repressione della polizia. Basta ricordare il mancato arresto del boss Vernengo nella chiesa della Magione, alla cui operazione parteciparono anche Ninni Cassarà, vicequestore ai tempi dell’accaduto, e Beppe Montana capo della sezione catturandi della Squadra Mobile di Palermo, al tempo del mancato arresto.Entrambi uccisi dalla mafia due anni dopo il fallito arresto del boss. Una notizia che diventa ancor più tragica,se guardiamo al fatto che l’attuale vicecapo vicario della polizia Manganelli, ai tempi del mancato arresto, sempre secondo il tribunale, non fece un approfondita indagine sull’accaduto, ma anzi lavorò in modo “assolutamente lacunoso e superficiale”!
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