da Silvia Palombi
Una deputata della destra si lagna perché il suo banco è nell’ultima fila e oltretutto da lì non vede il dito del capogruppo che le dice come votare; la penosa figura del pianista è oramai riconosciuta ufficialmente; vaffanculi e dita medie ritte si sprecano. Ogni seduta a Montecitorio si trasforma nella gazzarra di una classe difficile dove non va più neanche la supplente. Urge un’altra parola per definire i nostri poco onorevoli rappresentanti del popolo, presto prima che mollino definitivamente i freni e oltre alle incontinenze verbali ci rifilino anche quelle fisiologiche!
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