da Gianni Guasto
La guerra alle intercettazioni ci ricorda una volta di più un’amara verità, che molti di noi vorrebbero dimenticare: la democraza italiana ha perduto, forse definitivamente, la battaglia contro la corruzione.Si sente dire che gli italiani se ne fregano del conflitto d’interessi, mentre l’imputato più prescritto d’Italia é di nuovo Presidente del Consiglio, con indici di gradimento stellari. Poi si scopre che senza le intercettazioni non ci sarebbero state le indagini che stanno scoperchiando il business della spazzatura settentrionale emigrata a Napoli, né quelle che hanno portato all’arresto di medici e manager della Clinica Santa Rita di Milano; in un caso e nell’altro si trattava della pelle di ignari cittadini. Poi, magari, ci sarà qualcuno che proverà a spargere qualche lacrima di coccodrillo sull’immoralità dilagante: ipocriti. Ormai, dobbiamo rassegnarci a toccare il fondo.
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