da Vittorio Grondona – Bologna
Le feste dei partiti sono belle se nascono dalla gente. Quella dell’Unità del dopo guerra è stato l’esempio più evidente. Oggi manca la passione ed i volontari. La prima si è data al mercato, i secondi, coi tempi che corrono, si sono dedicati allo straordinario detassato. Alla festa si concentrano ristoranti famosi di tutta la Regione che in cambio di una fortuna sfornano una non meglio identificata polenta precotta condita con salsiccia insapore di puro animale sconosciuto. Dopo il deludente pranzo all’operaio comunista non rimane più niente in tasca, nemmeno per l’acquisto di un carissimo biglietto della tradizionale pesca dove un ciappetto per assicurare la biancheria stesa ad asciugare rappresenta il premio più comune.
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