da Francesco Falvo D’Urso – Lamezia Terme
Caro Claudio, ho imparato che uno scrittore che vende 10.000 copie del suo libro è serio, onesto e non racconta cazzate. Un altro che ne vende un milione e 200 mila copie è senz’altro poco serio, disonesto è racconta fregnacce. Mi piacerebbe sapere quanto guadagna un avvocato che curi il fallimento di una grossa azienda, tipo “quella” dei pomodori, e se quei soldini sono baciati dagli angioletti, che per incanto diventano limpidi e sudati. Mi piacerebbe sapere, se Gomorra non avesse avuto né un titolo, né un autore; un libro anonimo trovato per caso, una testimonianza lasciata in un qualsiasi luogo, quale destino avrebbe avuto. Insomma, è possibile che il successo faccia sempre saltare i nervi a qualcuno?
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