da Tommaso Trevisiol, Verona
“Quale è il vincolo che (…) una legge illegittima produce a carico dei sottoposti, prima che la Corte ne accerti e ne dichari l’incostituzionalità? (…) Qualche motivo d’incertezza riguarda (…) i soggetti privati, che alcuni autori (Crisafulli, Mortati, Pierandrei) ritengono giuridicamente obbligati ad applicare le leggi vigenti, indipendentemente dalla loro eventuale incostituzionalità; mentre un’altra corrente dottrinale (Onida, Zagrebelsky) li considera facoltizzati alla disapplicazione, sia pure a proprio rischio e pericolo, essendo comunque tenuti a rispondere qualora la Corte costituzionale concluda sul punto nel senso della non-fondatezza: con la conseguenza che solo a posteriori è dato conoscere se il loro comportamento sia lecito o meno” (Livio Paladin, Diritto Costituzionale).
Nessun commento.
Commenti chiusi.