da Giorgio Goldoni
Sono passati quarant’anni. La primavera di Praga fu l’unica cosapositiva prodotta dalla generale ondata di sommovimenti tellurici più omeno velleitari e fasulli , che vengono ricordati come il “1968”.Ci siamo dimenticati il balletto impazzito del Partito ComunistaItaliano, che era occupatissimo a prendere posizione su entrambi ifronti, con i praghesi in rivolta, e con il Cremlino, salvo chinare ilcapo di fronte ai sovietici, quando questi ultimi minacciarono disospendere i finanziamenti ai compagni italiani.(…)
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