da Claudio Urbani, Roma
Che Ottavio Del Turco fosse o no lo scemo del villaggio non spetta a noi dirlo. Magari oggi si potrebbe affermare che l’allievo possa aver superato il maestro. A me pare, invece, che il teorema che stia passando, anzi che sia ampiamente maturato nelle menti della persone, grazie alla potenza mediatica del nano di Arcore, che qualunque crimine da codice penale, per i politici pizzicati, sia da far passare come persecuzione politica. Questo potrebbe essere per reati idiologici, gli antifascisti a loro tempo ne hanno subito, ma il falso in bilancio, corruzione di giudici, comprarsi testimoni, evadere le tasse, prendersi tangenti per appalti mi dite cosa ci azzecca con i reati politici e relativa persecuzione?
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