da Pino Granata
Caro Berenovic, se il qualcuno di cui lei parla nella sua lettera è Silvio Berlusconi e se “dire quello che vuole” significa licenza di polemizzare, insultare o, nel migliore dei casi, usare espressioni goliardiche ed eccessive, rispondo che il linguaggio di un comico non può giustificare quello di un uomo politico, soprattutto se è presidente del consiglio. Un leader nazionale è sempre, anche quando non ne è consapevole, un modello. Se un esponente della classe dirigente è volgare , sguaiato, e usa espressioni casermesche, i suoi connazionali si riterranno autorizzati a fare altrettanto. Così Sergio Romano sul Corriere di Domenica. No further comments.
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