da RINO OLIVOTTI – Auronzo
Caro D’Urso io non dubiterei della sua buona fede se Lei non mi tirasse in ballo Borsellino e Falcone. Bisogna entrarci fisicamente in una causa, passare attraverso gli studi legali, pesare amicizie ed antipatie, personali meschinerie, ed obblighi di consorteria, per cui “questa il dottor X non me la passa di certo io speravo che venisse affidata al giudice Y. Con lui ero sicuro di farcela.”E’ il lancio della monetina, caro Lei, e la giustizia, pardon, la Giustizia, il diritto, pardon,il Diritto stanno tutti in un termine che proprio Le è sfuggito : DISCREZIONALITA’ (dell’Interprete). Se Lei sa di Diritto mi contesti. Poi io Le metto nero su bianco le malefatte di Giudici tanto per cominciare. Poi Le trascrivo le date fissate per gli Appelli. E alla fine vediamo se ha ragione Stucchi oppure Lei.
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