Gianni Farneti era il mio amico del cuore ai tempi del liceo. Eravamo in classe insieme, eravamo vicini di casa, eravamo entrambi figli di giornalisti, passavamo insieme la maggior parte del nostro tempo libero. Gianni era una specie di mito per me. Aveva la motocicletta rossa. Io avevo un Lambrettino giallo. Fumava, beveva, aveva un sacco di donne, sapeva l’inglese, l’estate andava a Londra. Era tutto il contrario di me. Appena presa la patente, io m’ero comprato una Topolino grigia. Lui un’Alfa Romeo Zagato. Una volta gliela chiesi in prestito perché avevo bisogno di fare il ganzo con una ragazzina. Trovai a bordo una bottiglia di whisky. Era il momento del Chivas Regal. Per darmi un tono detti una sorsata e per poco non ci rimasi. Nella bottiglia di Chivas Regal Gianni ci teneva l’aceto che usava per pulire il parabrezza.
da giovane ho bevuto tantissimo whisky,mi piaceva molto (ora non più)…..mi manca l’intruglio con l’aceto….peccato!
A Panorama redazione romana, un paio di volte all’ora di pranzo mi chiese “Vieni a pranzo con me? Andiamo da Mastino, a Fregene, ordino spaghetti e telline, alle tre siamo giá tornati…” Mi pare avesse un’Alfa GT, correva come un matto. Ma faceva molto figo andare da Mastino per la pausa pranzo.
A Panorama redazione romana, un paio di volte all’ora di pranzo mi chiese “Vieni con me? Andiamo da Mastino, a Fregene, ordino spaghetti e telline, alle tre siamo giá tornati…” Mi pare avesse un’Alfa GT, correva come un matto. Ma faceva molto figo andare da Mastino per la pausa pranzo.
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