Ormai è assodato che gli americani hanno una certa importanza nella gestione del futuro della Terra. Finora, negli ultimi secoli, ne hanno combinate di tutti i colori. Hanno praticamente causato l’estinzione di interi popoli autoctoni nell’America del Nord, hanno distrutto due città in Giappone, hanno coperto di napalm il popolo vietnamita.
Il loro cinismo è cosa nota e assodata almeno tanto quanto la loro convinzione di essere portatori e custodi della democrazia nel mondo, e fin qui non è un grosso problema perché qualcuno dovrà pur comandare, sulla Terra. E chi comanda inevitabilmente combina dei disastri. Il problema semmai è un altro. Possiamo stare tranquilli se a comandare spesso sono dei vecchietti? E’ vero che la vecchiaia porta consiglio e che le persone di una certa età sono generalmente più sagge. Ma esiste un limite no? Pensare che nei prossimi quattro anni le grandi decisioni saranno prese forse da un signore di 80 anni, oppure da un altro signore che ne avrà attorno agli 85 e passerà le giornate cascando dalle scalette degli aerei, non mi tranquillizza. E mi tranquillizza ancora meno pensare che migliaia di bombe atomiche potrebbero essere innescate aprendo una valigetta e pigiando un bottone con un ditino tremante. Sono terrorizzato all’idea di vedere al Tg1 il video di due mani titubanti che aprono con la combinazione una valigetta metallizzata e vanno alla ricerca di un bottone rosso per scatenare l’olocausto nucleare. Ammettiamo pure che Trump e Biden non sono gli unici capi di Stato messi piuttosto male con l’età. Basti pensare che la regina Elisabetta II ha regnato fino a 96 anni, quando è morta. Ma i regnanti al giorno d’oggi non contano più del due di picche. Allo stato attuale uno dei più anziani, Michael Higgins, presidente dell’Irlanda ha 82 anni ma anche lui conta poco, diciamo tanto quando Sergio Mattarella. E per assurdo il vero capo dell’Irlanda, il premier Simon Harris, ha 37 anni, il più giovane capo di governo irlandese da sempre. Fa più impressione pensare che presidente del Camerun, Paul Biya, ha la bellezza di 91 anni. Ce ne sono tanti di capi di stato vecchierelli. Narendra Modi, primo ministro dell’India, ha 73 anni. Ma fra un po’ sarà rieletto per altri cinque. E fra cinque anni, con l’aria che tira… Sembra che superi gli 80 anni il 5 per cento dei capi di Stato mondiali. Siamo in buone mani. Io mi sentIrei più sicuro però se a guidare le sorti di questo mondo disastrato fossero persone non solo oneste (difficile) e intelligenti (più facile) ma anche sveglie e in buone condizioni fisiche. E ve lo dice uno che fra quattro giorni compie 80 anni. Per quanto sia presuntuoso mai penserei di esser in grado di amministrare una Nazione. Però, a pensarci bene…
purtroppo siamo vassalli di una nazione superviolenta.
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