Capita a volte. Capita soprattutto a chi, invecchiando, tende a perdere la memoria. Capita che vada a cercare un po’ di qua e un po’ di là scampoli dei propri pensieri, degli avvenimenti della propria vita, delle sue passioni. E capita anche che questi scampoli si intreccino, si accavallino. Da tanti spezzoni di film viene fuori un film nuovo. E così, chissà perché, mi sono messo a guardare un film documentario di Martone su Massimo Troisi. Scene indimenticabili che si mischiavano a frasi indimenticabili. Ed ecco alla fine Pollara, dove tante volte ho fatto il bagno, il postino, di cui Salina è piena di ricordi, la casa del postino, dove sono entrato di straforo, la musica di Bacalov, che un autista poeta mandava in loop sullo stereo del suo autobus di linea, Neruda, “Posso scrivere i versi più tristi stanotte”, Maria Grazia Cucinotta, diventata da quel film la mia attrice preferita,. Pezzi di vita che si sono fusi in una fotografia che ricordavo di avere scattato e che ho trovato con un po’ di fatica. La foto di Billie, la mia amata pastora australiana, che mi ha lasciato qualche mese fa, che scorrazzava sul bisuolo della casa di Pollara dove Noiret aveva ballato il suo famoso tango. Una grandiosa botta di nostalgia.
Billie ha vuto una vita felice.
Momenti magici
Se non esistesse la nostalgia, temo che saremmo più freddi. Mi hai mandata in loop Claudio, stanno riaffiorando le immagini, i ricordi, i pensieri lontani nel tempo (persino una partita a ping pong a Cervia tra te e Giosuè in un Caterraduno). Per citare un grande ‘…il naufragar mi è dolce in questo mare’
Te l’ho detto che sono rinco. Ricordo Cervia, ricordo il Caterraduno, ma non ricordo il ping pong nè Giosuè.
Bello ! Operazione nostalgia. Ormai ci stiamo tutti specializzando. Un abbraccione Claudio Pina
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