Che noia ragazzi. Ogni tanto, quando ci penso, mi viene la depressione. Io vivo in un paesino in montagna che annovera ben otto abitanti. Ho una certa età e avendo fatto per tutta la vita il giornalista mi è rimasto il vizio di voler essere informato. La televisione non mi piace e i telegiornali sono insopportabili, anche quando, per eventi assolutamente fortuiti, sono costretti a scrivere la verità. Affidarmi all’informazione che arriva con internet, come fanno i giovinastri oggi, è peggio che darsi delle martellate sugli zebedei. Raggiungi la verità più facilmente leggendo i fondi del caffè. Comprare i quotidiani, per me, vuol dire fare venti chilometri al giorno (quando sono in montagna), oppure 700 gradini (quando sono al mare). Non mi rimane che affidarmi alle versioni online dei quotidiani che non sono il massimo soprattutto per la vista.
Ma arrivo al dunque. Che noia ragazzi. I giornali ormai sono proprio brutti. Sono il meglio disponibile su piazza ma sono anche inevitabilmente brutti. Scusami direttore, non mi riferisco al Corriere dell’Umbria che è un giornale bellissimo, magistralmente diretto e con un ricco parco di collaboratori eccelsi, soprattutto il sabato. Ma tutti gli altri? Li leggete? Sono scritti male, pieni di notizie inutili e ripetitive, dimentichi del tutto di grammatica e di sintassi, una volta considerate indispensabili. Mi chiedo spesso: sono brutti e inutili per virtù propria o perché sono brutte e inutili le cose e le persone di cui si occupano? La seconda delle due. Come posso per giorni e giorni appassionarmi agli imbrogli che si aggirano dalle parti del Pandoro Balocco? Come posso pensare di vivere quotidianamente imbottito di ciò che pensano e divulgano Matteo Salvini o peggio ancora il generale Vannacci? Possibile che la mia vita debba essere condizionata da inutili editoriali che da tre anni non fanno che dibattere sull’utilità dei vaccini, problema secondo solo al livello intellettuale dei terrapiattisti? Pagine e pagine vengono riempite di incomprensibili elucubrazioni sul Mes senza che a nessuno passi per la testa di spiegare che cosa sia il Mes. E vogliamo parlare del ritorno incalzante e periodico dei dibattiti sul Ponte di Messina, opera che mai, mai, mai, lo sanno tutti, sarà realizzata?
Che noia ragazzi. Si scrivono colonne su Giambruno che va ad Atreju (e allora?), su Marta Fascina che si dichiara innamorata di Silvio Berlusconi come se fosse vivo, sulle conferenze stampa che slittano in continuazione, su calciatori che “fanno la differenza”, sul rischio che si corre a urlare alla Scala “viva l’Italia antifascista”. Tutta roba inutile che ci frana addosso non appena apriamo un quotidiano. Tutta roba inutile, comprese le 450 parole che ho appena scritto, e voi avete appena letto, sul fondamentale tema “che noia ragazzi!”
il manifesto domani e il foglio sono diversi. il foglio non lo leggo ma vedo la prima pagina, che pare quella di un giornale degli inizi del novecento, gli altri due sì. il manifesto inoltre ha il vantaggio di non avere padroni quindi mena fendenti a destra e a manca con la massima serenità. tutto il resto è davvero noia
Ti vedo ottimista
vero?
grande
meno male che non mi annoio solo io
io non mi annoio mai
Vero, la stampa è molto peggiorata. La rincorsa al ribasso qualitativo ha raggiunto lo scopo come quello perseguito dalla televisione berlusconiana presa a modello da imitare dalla ex concorrente pubblica. Tuttavia leggo il quotidiano da quasi 50 anni e non voglio né riesco a farne a meno, mi feriscono i refusi (oggi ho contato due volte “celebrale”) e la vacuità di certi articoli ma trovo ancora materiali interessanti per continuare a riflettere e aggiornarmi sull’attualità, sul mondo e tanto altro. Le suggerisco di appallottolare le pagine inutili e usarle per accendere magari il suo caminetto di montagna…
Lei ha perfettamente ragione
Perfettamente d’accordo, senza contare l’orticaria che mi viene quando leggo il ‘cosa sappiamo’ di un qualunque argomento dai foruncoli alla guerra…
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