da Muin Masri
Dimenticate Renzi e il suo ingresso nudo in parlamento. Dimenticate il pallone portato da casa da Grillo e del suo scarso palleggio con Di Maio. Dimenticate i giornalisti con il vizio del tifo per Conte. Dimenticate la finta réunion del Partito Democratico. Dimenticate Berlusconi, il cavaliere dimezzato. Dimenticate le folcloristiche mascherine di Salvini. Dimenticate lo stalking della Meloni a Mattarella con il suo “al voto, al voto…”. Avete dimenticate tutto? Bene!
Avete presente quel tizio che prende in mano una nazionale di calcio lacerata da infortuni, svuotata da squalificati e spogliatoio spericolasamente spaccato in tanti, troppi gruppetti? E poi, come per magia, inventa una squadra rispettabile dal niente. Ecco, a breve la squadra di Mario Draghi scenderà in campo e non per insultare, deridere e delegittimare gli avversari, come hanno fatto finora tutti i partiti, ma per tirare fuori il meglio di un paese stanco di perdere e lottare per ogni cosa. D’altronde basta un pareggio 0-0 per riprendere la capacità di sognare. E come diceva Saba “nessuna offesa varcava la porta”.
Il pareggio 0 a 0 mi sta bene, basta che non faccia catenaccio. (csf)
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