da Silvia Palombi
Allora: mi dà fastidio l’accento al posto dell’apostrofo (pò), mi dà fastidio pure il contrario (e’), mi danno fastidio i verbi declinati (mi ha amata, mi ha spinta giù dalle scale, mi ha inseguita eccetera), mi da enormemente fastidio vedere scritto c’ha e anche c’a perché si legge sempre ca: checazzecca. Mi piacerebbe che si scrivesse come faceva il Belli, o era Trilussa? che cià, che cianno, guarda che amici ganzi che ciò e via dicendo. “Nella misura in cui” si è spento serenamente. e meno male, ma adesso ha messo radici “Chiedo per un amico” che è carino ma come sempre il troppo stroppia. Si registra un calo dell’assolutamente sì / no, e di nuovo meno male, mentre, anche se si nota meno, continua a godere di buona salute sapevatelo che non reggo veramente più. Insomma cioè volevo dire che mi danno fastidio un sacco di cose e chissà quante ne ho dimenticate. Ah ecco apericena mi fa venire le fitte al fegato. concludo con mistero da svelare: l’abitudine dilagata ormai dall’alpi alle Madonie, andiamo a fare l’aperitivo. Allora io l’aperitivo lo prendo, chi lo fa è il barman. –Cara Silvia, concordo su tutto. Ma non ne posso più di fare il maestrino correggendoti punti, virgole, maiuscole. Datti da fare. Basta un po’ di impegno. (csf)
Allora: mi dà fastidio l’accento al posto dell’apostrofo (pò), mi dà fastidio pure il contrario (e’), mi danno fastidio i verbi declinati (mi ha amata, mi ha spinta giù dalle scale, mi ha inseguita eccetera), mi da enormemente fastidio vedere scritto c’ha e anche c’a perché si legge sempre ca: checazzecca. Mi piacerebbe che si scrivesse come faceva il Belli, o era Trilussa? che cià, che cianno, guarda che amici ganzi che ciò e via dicendo. “Nella misura in cui” si è spento serenamente. e meno male, ma adesso ha messo radici “Chiedo per un amico” che è carino ma come sempre il troppo stroppia. Si registra un calo dell’assolutamente sì / no, e di nuovo meno male, mentre, anche se si nota meno, continua a godere di buona salute sapevatelo che non reggo veramente più. Insomma cioè volevo dire che mi danno fastidio un sacco di cose e chissà quante ne ho dimenticate. Ah ecco apericena mi fa venire le fitte al fegato. concludo con mistero da svelare: l’abitudine dilagata ormai dall’alpi alle Madonie, andiamo a fare l’aperitivo. Allora io l’aperitivo lo prendo, chi lo fa è il barman.
–Cara Silvia, concordo su tutto. Ma non ne posso più di fare il maestrino correggendoti punti, virgole, maiuscole. Datti da fare. Basta un po’ di impegno. (csf)
Cara Silvia Palombi pensa che a me, oltre a tutto quello che hai citato, quando vedo scritto sui quotidiani ma anche nei romanzi (non metto il nome dell’ autore)dopo il primo “sia” il “che” mi viene l’ orticaria…faccio un banale esempio per gli sprovveduti: sia all’andata che al ritorno…(sigh!!) invece di sia all’andata sia al ritorno…Ciao Silvia, mi raccomando “assolutamente” sempre lancia in resta!!!!
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