da Gianni Guasto, Bogliasco
Mentre vi leggo, mia figlia, preparandosi gli esami di riparazione della quinta ginnasio, sta studiando, con evidente senso del “nuovo”, la geometria piana. Mi torna in mente che io queste cose le studiavo alle elementari: non eravamo piccoli geni, anzi, ma questa era la normalità. Rifletto sul fatto che bisognerebbe trovare il coraggio di riconoscere che nulla di quanto è stato prodotto dopo il superamento della riforma Gentile é risultato all’altezza del compito. Credo che abbia ragione chi imputa alla sinistra questa sconfitta storica, dato che é stata la cultura di sinistra a voler riconoscere a tutte le classi sociali non solo il diritto allo studio ma anche livelli elevati di preparazione culturale. Dei due obbiettivi é stato centrato solo il primo, sacrosanto e irrinunciabile, mentre il secondo é clamorosamente fallito. Colpa della sinistra, quindi, ma anche della destra che non sa mai, neppure quando governa, proporre nulla di veramente alternativo, se non grembiulini, sette in condotta, riabilitazioni del fascismo, fumisterie sulle fondazioni e sugli sponsor, e penose considerazioni da spiaggia sugli insegnanti terroni.
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