Ora che i francesi lo hanno eletto “arbitro più bravo del mondo della storia” mi sono ricordato che lo avevo intervistato, nel 2006 , e proprio nell’incipit lo avevo definito “arbitro più famoso del mondo”. E’ la stessa cosa? Non lo so. Penso di no. Anche Moreno era famoso ma mica tanto bravo. Pierluigi Collina, intervistato nella hall di un albergo in Versilia, si rivelò subito un intervistato ideale. Era un misto tra sincerità e voglia di non apparire banale. Cioè voglia di apparire. E me ne disse di belle. Mi disse che sì, da bambino aveva fatto il tifo per la Lazio. Mi disse che sì, era di destra e votava per la destra. Tanto che a scuola lo avevano bocciato in italiano dopo che in un tempa, scrisse la professoressa, “si sentiva puzza di olio di ricino e di manganello”. Mi disse che un bravo arbitro deve essere un po’ folle e che una volta aveva prolungato una partita mondiale, Brasile Germania. per accaparrarsi il pallone. Mi confessò che ai giocatori dava del tu, che se si arbitrano due squadre nordiche bisogna fare cose diverse che se si arbitrano due squadre latine, che con lui arbitro le squadre turche avevano sempre vinto. Io ero convinto che fosse orgoglioso della sua calvizie e invece scopri che sull’argomento, che lo faceva soffrire, non aveva per nulla senso dell’umorismo.Fu sincero anche nel giudicare il gesto di Totti che sputò a un avversario. Disse: «È stato un gesto assolutamente orribile”. Però? “Però non è giusto ricordarsi di quel gesto per sempre”.
SE POI MORITE DALLA VOGLIA DI LEGGERVI L’INTERA INTERVISTA ECCOVI ACCONTENTATI
Pierluigi Collina
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