Volete vincere il diritto di uccidere un capriolo, un camoscio, un cinghiale? Nessun problema. Basta partecipare ad una lotteria. Ce ne sono tante nel Trentino Alto Adige. Comprate il biglietto e aspettate. Se la fortuna è dalla vostra nel prossimo week end vi dotate di apposito fucile e andate a riscuotere il premio. Associazioni turistiche e perfino società che gestiscono impianti di risalita organizzano queste simpatiche riffe. Una volta si vinceva un gigantesco uovo di Pasqua. Adesso si vince il diritto di piantare una palla di piombo fra gli occhi di un cervo. Le lotterie ammazza-cervi hanno un grande successo. Un capriolo maschio a Caldonazzo, un capriolo femmina, quattro beccacce e quattro lepri a Ronzo Chienis, un camoscio adulto e una capriola a Rumo, un altro camoscio a Stenico. E’ tale il successo che anche in altre regioni si segue l’esempio. In una riserva umbra si può vincere il diritto di uccidere un cinghiale. Lo so, lo so, sento già alcune voci levarsi e sostenere che uccidere un camoscio non è reato. Ma io non ho parole per rispondere, non ho più neanche tanta voglia di protestare, di sentirmi dire che se mangio carne qualcuno li deve pure uccidere gli animali. Mi basta raccontare queste cose. Penso al papà che dice al figliolo: tieni il biglietto, se esce il numero possiamo ammazzare una bella capriola. Mettere in palio un’uccisione. Che bel messaggio! Dovete capirlo da soli che è una cosa che non bisogna fare. Se non lo capite io non posso fare nulla per voi.–
QUESTE COSE SUCCEDEVANO NEL 2010. OGGI, SI SPERA, NON SUCCEDONO PIU’
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