Ci addentriamo nelle zone dell’etnia Mong ed andiamo a visitare il famoso mercato di Lung Pinh, mercato che vede pochissimi turisti e quindi non ha paccottiglia. I montanari fanno anche tre ore a piedi per andare a vendere bufali e comprare pentoloni. Arriviamo in un momento di pioggia intensa e, vestiti di mantelle multicolori (solo Annalia indossa un megapreservativo trasparente), ci becchiamo un acquazzone senza precedenti. L’acqua scroscia per ogni dove, sui piedi, dentro il collo, dentro le mutande. Ma noi siamo fra i pochissimi turisti e siamo orgogliosi. Ci aggiriamo fra splendide ragazze vestite con i vestiti tradizionali (la gonna coloratissima plissettata ed ondeggiante) fra macellai, erbivendoli, ferramenta, abbigliamento, spezie, cibi. Mi viene voglia di farmi tagliare i capelli ma la pioggia mi dissuade. Mi appassiono ad una bancarella di intimo dove primeggia una mutanda Giorgio Armani.
Incontro una vecchietta simpaticissima con vestiti tradizionali, capigliatura tradizionale, tutta piena di nastri tradizionali e tutta plissettata. Sembra una vecchietta medioevale. Si volta: ha uno zainetto Nike. Tutto è a dimensioni vietnamite il che vuol dire che le travi sono molto basse. Sento un botto, mi volto e scopro che Annette ha dato una epica craniata. Così impara ad essere alta. Il mercato è affollatissimo. Ogni tanto la gente viene travolta da motorini scatenati che suonando a manetta fendono senza pietà la folla di acquirenti. Ci mettono la loro anche i bufali. Avete mai visto un bufalo fendere la folla? Statene lontani. Barbara ad un certo punta si sente toccata e si volta incazzata per dare un ceffone al vietnamita screanzato e politicamente scorretto. Ma è una bufala, nel senso del bovino. Delusione. Lasciamo il mercato e naturalmente la pioggia cessa. Luna, la nostra piccola guida (c’è grande dibattito su chi è più bassa, Barbara, Annalia o Luna) ci racconta che esiste anche un altro famoso mercato, sempre non turistico, dove non si vende nulla. E’ il mercato dell’amore. Ci vanno i ragazzi e le ragazze per conoscersi e chiacchierare. E’ frequentatissimo anche perché occasione di conoscersi ce ne sono poche. I ragazzi di queste zone si sposano prestissimo, verso i 14 anni (a 30 anni spesso sono già nonni). Ci vanno anche le coppie sposate. Voi direte: perché mai? Semplice, Per qualcosa che somiglia allo scambio coppie. Il marito infatti ha il permesso di incontrare una vecchia fiamma e così anche la moglie. Per un giorno intero possono sentirsi liberi e scambiare chiacchiere al di fuori del matrimonio. Durante il mercato dell’amore si canta si balla si ascoltano concerti. Si fa casino tutti vestiti in maniera tradizionale (pantaloni, gonne e giacche sono diversi per ognuna delle sessanta etnie). Noi naturalmente ci buttiamo a pesce. Andiamo! Ma la distanza lo sconsiglia. Con questa strade ci vorrebbero un giorno intero. E comunque il Mercato dell’amore si svolge una volta all’anno. Fregati. Ci dobbiamo accontentare del palazzo del re dei Mong.
Sembra un manicomio all’apparenza, ma io vorrei essere lì. Tutti hanno diritto a “una botta di vita” soprattutto se è firmata da Giorgio Armani Dai notizie
Non mi dispiace la vecchiaia; mi danno pensiero i capricci del cuore che incomincia a manifestare gli anni dei battiti. Forse è stanco, ma fa ancora il suo “lavoro” e io mi fido di LUI. Sono ancora curiosa di saperi, ma non del pettegolezzo. Il “sapere” è l’unico farmaco vero per il mio cervello e ogni giorno è un capolavoro. Ringrazio Dio per i doni che mi ha elargito e non voglio deluderlo. I miei viaggi vanno fatti con cautela: non posso andare oltre il confine, sarebbe una sfida. La gioia degli altri è la mia gioia e mi basta.
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