Carlo De Benedetti come Orietta Berti. Lui non canta “Finché la barca va” ma dice chiaramente che voterà Renzi e il Partito Democratico. E adesso la domanda sorge spontanea. Quelli del Pd protesteranno come hanno protestato quando Orietta Berti ha detto che avrebbe votato Di Maio? L’Agcom sgriderà Lilli Gruber che ha fatto dare a De Benedetti la sua dichiarazione di voto? Oppure ai potenti è consentito quello che non è consentito alle cantanti? Ps: ottima l’intervista, De Benedetti scatenato contro Scalfari: lo ha trattato come un vecchio rimbambito (“un signore molto anziano che non è più in grado di sostenere domande e risposte”), un ingrato (“gli ho dato un pacco di miliardi”) e un vanitoso. Scatenato contro Di Maio che non ha il curriculum (“se vincesse bisognerebbe scappare”, “l’incompetenza al potere, poveraccio»). Scatenato contro la Repubblica (un giornale che non fa più politica e che ha perso identità).
Orietta Berti è leggera come la musica che canta, De Benedetti è anche lui un vecchio rimb, Di Maio è un bel ragazzo, forse anche buono (lo conosco solo per quello che dicono di lui giornali e televisione), ha delle belle idee come tanti italiani,parla bene, però tra il dire e il fare……. Pensiamo e riflettiamo prima di votare e non diamo troppo peso alle esternazioni dei vip
Se non ricordo male De Benedetti non è stato l’unico ad aver messo soldi per la fondazione di Repubblica (come sembrerebbe dall’intervista): mi pare ci fosse anche Mario Formenton (Mondadori) tra i primi finanziatori. Quanto all’identità di Repubblica avrei preferito se l’ingegnere fosse entrato di più nel merito quando ha detto che Repubblica non fa più politica. Detta così è un’uscita un po’ generica.
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