Erri De Luca è il più
Non è che un libro, in assoluto, sia un valore. Esistono libri, tantissimi, che sono una schifezza. Ed è meglio non leggerli. Poi ogni tanto ci si imbatte in libri favolosi e allora ci si convince che leggere dovrebbe essere obbligatorio. Obbligatorio nei confronti della propria legge morale. Basta poco per capire che un libro è assolutamente da leggere. Per esempio, pagina 106. E’ pericoloso sporgersi, dice il cartello ufficiale dei tempi correnti. E’ necessario farlo. Oppure pagina 99. “Finchè le parole sono nella tua bocca tu sei il loro signore. Quando sono uscite dalla tua bocca tu sei il loro servo”. Perché nessuna parola detta può essere ritirata.
Il libro si chiama “Il più e il meno” L’autore è Erri De Luca. Un libro serve per capire. Per questo ritengo che non bisogna leggere troppo e correre il rischio dell’overdose di comprensione. Io per esempio leggo molti libri gialli, libri inutili o quasi per la comprensione. Servono giusto per distrarsi, per divertirsi. Non fanno bene ma nemmeno male. Di libri “veri” preferisco leggerne pochi. Ecco, di libri di De Luca per adesso leggo questo. Non ho ancora dimenticato “La natura esposta”.
Il Vacchi spiaccicato
Si chiama sindrome del gatto spiaccicato. Ti capita quando per strada vedi il cadavere di un gatto che è stato investito da un auto. Lo spettacolo è orrendo ma tu non puoi fare a meno di guardarlo. A me capitava con Wanna Marchi. Non mi perdevo nessuna delle sue performance per quanto orrende fossero. Adesso mi capita con Gianluca Vacchi, quel tipetto che non contento di essere un riccone, si riprende in continuazione mente balla orrende coreografie pensando di essere affascinante o in alternativa spiritoso. Io cerco e guardo ed esamino tutti i suoi video. E cerco di capire che cosa mi attiri in quelle cose tremende. E che cosa le renda ridicole. Oggi l’ho capito. Ha il culo basso.
Il coraggio di parlare
Alessandro Giglioli è uno dei giornalisti che stimo di più. Il suo blog è un faro, spesso, per me. Dieci giorni fa è morta la sua mamma e lui come si usa fare in questi casi ha ringraziato tutti quelli che si debbono ringraziare. Quando muore qualcuno esplode il buonismo, tutti buoni e tutti meravigliosi. Ma Alessandro non ha dimenticato il suo mestiere. Ed ha aggiunto, sul suo profilo Facebook: “Non posso invece ringraziare, proprio non posso, la dottoressa (omissis, mio, ma lui ha fatto il nome) di Milano, che – l’ho saputo troppo tardi – pur essendo il medico di base di mia madre non si è presa in alcun modo cura della sua paziente, preferendo inviare per molti mesi suo marito, che si faceva pagare privatamente ogni visita”. Bravo Alessandro, così si fa.
Senza Fazio non si fazia
Per me Fabio Fazio può guadagnare quello che vuole anche se penso che arrivati a quelle cifre si può anche dimostrare un po’ più di distacco verso le cose terrene. Quello che è insopportabile è invece il comportamento di chi pensa che senza Fabio Fazio la Rai sarebbe crollata. No, le cose non stanno così. La Rai va bene e va male se la si conduce bene o male. Se si fanno investimenti sui mezzi e sulle persone. Vi faccio solo un esempio. Radio Rai ha la peggiore rete di distribuzione che esiste in Italia. Intere zone delle nostra penisola ignorano i programmi di Radio Due semplicemente perché non la ricevono mentre ricevono a palla Radio Maria e Radio Subasio. Ha un senso a questo punto giudicare programmi e conduttori che non si ascoltano? Altro esempio: come ogni anno al rinnovo dei contratti si sentiranno litanie tipo: “Bisogna risparmiare perché non ci sono soldi”. Con che coraggio si potrà tentare di dimostrare che Fabio Fazio è una risorsa irrinunciabile senza la quale la Rai crollerebbe mentre tutti gli altri sono degli inutili personaggi ai quali i guadagni vanno assolutamente dimezzati?”
L’importante è la classe
Berlusconi: “Sapete che cosa mi piace di Trump? Sua moglie”: Qualcuno lo avverta che non è nipote di Moubarak”.
Claudio, diventi vecchio o ti stai rincoglionendo?!?! Va avanti, avanti pure con tutte le tue meraviglie e le tue stranezze. Robe mai viste e inimmaginabili: Berlù, quello dal culo basso, quello che per anni manco sa chi era il medico di base della mamma morta ( ma come si fa? cosa dimostra secondo te? noi poveri mortali la si accompagna spesso anche solo per una ricetta… bah, che mondo !!! ) La frase sul Faziolo “è una risorsa irrinunciabile senza la quale la Rai crollerebbe” senza ripostare che l’ha detta la Maggioni, non pinco palla e poi chiude il programma del tipetto ostile e non leccaculante!!! ( vabbè te la concedo perchè tieni famiglia e tante ospitate amiche in Rai dai… )
Ma la sola idea, per esempio, che qualche PM potesse passare delle carte in anteprima al Fatto Quotidiano mi atterrisce. Ma come? I PM? Un loro rapporto preferenziale con Il Fatto Quotidiano? Magari per rafforzare le tesi dei PM contro qualche “nemico”? Lo stabilirà dopo chi di dovere, ma la solita idea mi sconvolge… ( Cose già viste. Ah, ma forse il travagliato poi si incazza ehhh ) …Torna in Te Claudio e ramazza chi impedisce a farci vivere in un mondo, anche solo un po’ migliore !
No, non credo che si possa avere un’overdose di libri veri. È troppo difficile trovarne. Anche perché invecchiando si diventa contemporaneamente di gusti più difficili e più impermeabili alla qualità. Chesso, la critica della ragion pura o l etica nicomachea quando hai 50 anni non c’hai più cuore di leggerli, mentre a 20 magari te li saresti bevuti. Alla stessa maniera certi racconti di asimov, o il signore degli anelli, a 50 anni… proprio no.
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