Rieccomi, non ero scomparso per mia volontà ma per responsabilità di Aruba che non so che cosa avesse combinato. Comunque non era facile per me risolvere il problema dal Cile e ci ha pensato l’amica Melba. Rieccomi dunque e nel frattempo l’isola di Pasqua è un ricordo. Cinque ore di volo mi hanno riportato a Santiago. Altre tre ore di volo a Punta Arenas, cinque ore di auto, forse otto, non ricordo più, sotto le mille vette del parco del Paine. Roba da sballo.
Siamo finiti un un albergo modernissimo, costruito con molta intelligenza, sotto le torri. Tanti cavalli, tanto trekking, tante scalate, tante passeggiate. Primo giorno catamarano per raggiungere i ghiacciai. Nel percorso di andata scopriamo che da queste parti c’è anche il puma ma fortunatamente ci danno le istruzioni. Se incontri un puma, dicono, mantieni la calma. Cinque su sei di noi confessano che se incontrano un puma come prima cosa si cagano sotto. Il sesto, non farò mai il nome, dice che si caga sotto con calma. Le istruzioni sono chiare ed esaustive. “Non avvicinatevi al puma”. E’ molto importante avere istruzioni del genere perché io sono sicuro che quasi tutti di fronte ad un puma non riescono a resistere alla tentazioni di andargli incontro con decisione, magari sorridendogli, per fargli capire che o si trova un compromesso oppure sono cazzi suoi. Ok, il più è fatto. Non ci avviciniamo. Ma che fare? Semplice: “Retrocedere lentamente”. Vabbé, ma quanto lentamente tenendo conto del fatto che ci siamo cagati sotto? Diciamo a brevi passi all’indietro. Mi raccomando, all’indietro. Perché le istruzioni sono sempre più chiare. Bisogna “mirarlo a los oyos”. Il puma è fatto così. Se non lo guardi onestamente negli occhi si adonta. E spesso si innervosisce. Mai innervosire un puma. Che cosa vi costa guardarlo negli occhi? Se non lo fate per lui fatelo per voi. Il puma talvolta è iracondo ma sa apprezzare i comportamenti schietti. Se non lo guardate negli occhi chissà che cosa va a pensare. Ma non basta: “Mantengase in posiciòn vertical”. Deve sapere che siete più grandi di lui. E no on basta dirglielo. Tipo: guarda che sono alto uno e ottanta. Questo è importante perché molti, incontrando un puma, dopo essersi cagati sotto, si buttano in ginocchio davanti a lui chiedendogli perdono. No! E’ sbagliato. Il puma odia i perdenti. Di fronte a un debole si schifa e cerca di fare una sorta di pulizia etnica. I deboli vanno eliminati. E lui conosce molti metodi per farlo. Nessuno dei quali gradito all’uomo. Ricapitoliamo: evitiamo di cagarci sotto, ma nel caso ciò non sia possibile, non andare incontro al puma (che tra l’altro si schifa) bensì rimanere in piedi e indietreggiare lentamente. E poi? Poi emettere rumori molto forti e sgradevoli. Voi direte: che tipo di rumori? Scegliete voi. Una canzone di Ligabue, per quanto sgradevole potrebbe non bastare. Provate con “Andiamo a comandare”. Ma il puma non si seccherà a tanto rumore? No, cioé sì. I rumori lo infastidiscono ma sa anche che se comincia a mangiarvi voi comincerete ad urlare molto forte. E siccome è un puma intelligente, pur di non sentirvi, molto probabilmente scapperà. E se non succede? Qui le istruzioni si fanno più vaghe. “No le perturbe ni intervenga en su conducta natural”. Giusto, conosco molte persone che incontrando un puma che gioca a burraco gli vanno dietro e commentano tutti i suoi errori. Errore grave. Un puma non sopporta che qualcuno gli insegni come si gioca a burraco. C’è gente anche che incontrando un puma nei campi, cerca di mettergli il collare e di portarlo a fare una passeggiatina per la pipi. Sarebbe una sciocchezza imperdonabile perché i puma ci tengono alla loro “conducta natural” : pisciano come e quando vogliono. Io ho deciso che se incontro un puma mi comporto come tutti, cioè mi cago sotto. Ma lo faccio in piedi perché se mi accuccio lui crede che io sia più piccolo di lui anche se gli faccio vedere la carta di identità. E poi mi porto dietro un cartello, secondo le indicazioni del grande Jacovitti, con su scritto: “PUMA? VIETATO PUMARE”.
Grande Claudio, quanto mi piacerebbe fare un viaggio con te!
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