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11 Marzo 2017

CILE DIECI: ATTENTI A NON FINIRE LESSATI

SCENA PENOSA

SCENA PENOSA NUMERO DUE

SCENA PENOSA NUMERO TRE

Ultimo giorno di Atacama. Siamo di ritorno a Santiago per proseguire poi per Valparaiso. Ma ce la prendiamo comoda e facciamo il giro largo. Io Passiamo per Vado Machuca i cui abitanti indigeni Licanantay, orgogliosi e voraci, dissero no al film di James Bond, Quantum of solace, il 22esimo della serie, quello interpretato da Daniel Craig, il peggiore Bond della storia, e da Olga Kurilova. Il regista aveva bisogno di un paesetto che sembrasse boliviano e chiese ai contadini di Machuca. I quali dissero di no. Volevano più soldi. I licanantay sono fatti così. Amano i soldi. Da queste parti i biglietti da mille pesos, un euro e mezzo, vengono chiamati “luca”. Un po’ come noi ci siamo inventati il termine “piotta”. Bene, per farvi capire la considerazione che la gente ha dei licanantay, basti sapere che li hanno soprannominati lucanantay. La nostra guida Gabriele ci dice: “I licanantay sono chiusi e attaccati ai soldi. Sembrano genovesi”. E lo dice lui che è di Genova. Passato Vado Machuca, arriviamo in un altro posto chiamato Vado Puttana. Molteplici fotografie dei maschietti sotto il cartello che segnala la città. Voi direte: “Vedi a volte che strani giochi si creano con le traduzioni dei toponimi? Chissà che vuol dire Putana in licanantay?”. Ebbe, putana vuol dire proprio Puttana. Perché qui, sotto il vulcano Jorquensal, a cinque mila metri, c’era una cava di zolfo che impiegava tantissimi minatori. I quali facevano qualche decina di giorni e poi scappavano. Il padrone della miniera, che era uomo di mondo, capì qual era il problema e chiamò in miniera una signorina che si chiamava Ana e che faceva la Puta, non so se capite il francesismo. I minatori non scapparono più e da quel giorno il vulcano si chiama Putana. Arriviamo finalmente alla meta, la zona del Taito dove decine e decine di fumarole e di geyser a più di cento gradi creano un paesaggio spettrale. Bellissimo. Noi facciamo il giretto per geyser ma subito ci spogliamo e ci facciamo il bagnetto nella pozza-piscina. Fuori freddissimo, dentro caldissimo. Roba che nemmeno in Islanda. Siamo sei. Ci dividiamo equamente. Io, Annalia e Barbara, dentro a fare gli scemi come dei bambini (molto richiesta ed applaudita dal pubblico la penosa esibizione ci nuoto sincronizzato). Floriana, Anna e Ezio fuori a deriderci. Il giro per geyser è anche un po’ terrorizzante. Ci spiegano che ogni tanto qualcuno cade nelle pozze e finisce lessato. Quattro anni fa l’ultimo. Ma noi stiamo attenti. Via verso l’aeroporto. Visita a Caspana, dove ci raccontano la storia dei due evasi che avevano violentato due pastorelle ed erano stati giustiziati dagli abitanti. Ma siccome gli abitanti erano pacifici avevano solo un fucile ed una pallottola. Ed allora legarono i due disgraziati uno contro l’altro e con un solo proiettile fecero giustizia doppia. Ne è uscito un film, A la sombra del sol. Ma non bastano i racconti di oggi. Passiamo per Chiu Chiu, paese famoso per aver dato i natali alla moglie di Vauro. Narra la leggenda che nel 1200 circa una principessa locale, sposa di un governatore Inca, venne da lui tradita e lei per disperazione si gettò nel lago con tutti i suoi ori. Il corpo non venne mai trovato. E sapete perché? Perché il lago, narra la leggenda, è profondissimo anzi comunica col mare, 1330 metri sotto. Fenomeni come questi li chiamano “occhio di mare”. Vero? Falso? Jacques Cousteau volle verificare, prese le bombole e si calò molto molto giù. Non trovò nulla. E la leggenda si rafforzò.

[csf ::: 13:21]

[11 Marzo 2017] - Elda

Ciao a voi, vi sto seguendo e invidiando. Ometti datevi una calmata a “vado puttana” avete già una certa anche voi. Buona continuazione Elda.

[11 Marzo 2017] - Claudio Pina

Anche questo bello !
i dispacci dal cile di sabelli sono diventati la mia lettura preferita . Non avrei mai pensato,

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