Lascio Cafayate con l’autobus del Flecha Bus che parte con un ora e mezza di ritardo. Mi sento quasi come in Italia. Da Cafayate ad Angastaco, sempre ruta 40, strada da sogno in mezzo alle montagne. Tanto bella che la zona è stata battezzata Monumento Naturale di Angastaco. Ad Angastaco fine corsa, pranzo al comedor Pachamama (Madreterra) con milanesita nemmeno male a 65 pesos, cinque euro. L’unico alloggio (ospedaje) è poco attraente. Allora insieme a due ragazze di Barcellona, Priscilla psicologa e Natalia assistente sociale prendo una camioneta e proseguo. A Molino io mi fermo. Mi sistemo in un lussuoso albergo (Isasmendi) che sembra un convento, di fronte alla chiesa. Adatto per rilassarsi. Mangio e bevo benissimo e spendo pochissimo (12 euro). Dormire come un signorotto spagnolo, 70 euro.
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