da Paolo Cape’, Milano
In Thailandia un primo ministro magnate della tv è stato cacciato in seguito ad alcune sentenze della magistratura che hanno accertato a suo carico episodi di corruzione. Il primo ministro in questione si è rifugiato all’estero e al suo posto è stato nominato il capo del partito d’opposizione, sostenuto dalla borghesia di Bangkok e dall’esercito. I fans del premier cacciato, con maglietta rossa, protestano da tempo perché ritengono ingiusto che l’uomo da loro eletto non governi il Paese. Le proteste sono recentemente degenerate e ci sono stati dei morti. Forse Napolitano ha pensato alla Thailandia quando ha firmato la legge sul legittimo impedimento.
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