Due ore sulla pista in attesa che i tecnici riparassero il guasto. Mia moglie al cellulare per farmi coraggio mi dice: “scendi”. Poi si parte. Una cenetta di quelle squisite. Poggio, come dicono gli argentini per dire pollo. Ed un riso che nemmeno i cinesi…Dopo una notte insonne stipati come sardine arriviamo a Buenos Aires. La città appare subito splendida. I magnifici undici del gruppo la invadono senza tentennamenti. Palermo. San tel o, le ambasciate, la casa rosada, la placa de Mayo , o di macio, come dice mi ma, la guida. Scopriamo davanti alla casa rosada il monumento all’eroina Juana Azuirdì che la Kirchner grande appassionata delle donne ha fatto piazzare lì sfrattando io monumento a Cristoro Colombo facendo incazzare la comunità italiana. Per la cittå contemporaneamente a noi sta girando anche Hollande (ebbene sì non è per noi che c’è tutta questa polizia). Scopro che la benzina non costa nulla, 90 centesimi di euro.
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