pantalica
A bordo di apposita VW California rossa (diesel ma non inquinante), io, moglie tedesca e Billie australiana partiamo di mattina presto dopo ottima colazione nell’agriturismo Chiusa di Carlo ad Avola per una giornata che si rivelerà faticosissima ma di grande soddisfazione. Siamo diretti alle riserve naturali, dopo Vendicari (ieri), è la volta della Cavagrande del Cassibile e della Valle dell’Anapo (con la sua necropoli di Pantalica). Sono sostanzialmente due enormi profondi e lunghi canyon molto suggestivi. Arriviamo nel luogo dal quale partono i gradini per scendere ai laghetti del Cassibile, meta agognata in agosto per fare bagni e tuffi, guardiamo di sotto e decidiamo che ci basta. Trecento metri di dislivello sono incompatibili con la nostra età e anche con quella di Billie che approva la nostra decisione di dire agli amici la bugia: si, siamo stati giù ai laghetti a fare il bagno, è stato splendido. La bugia è enorme perché in novembre i laghetti del Cassibile sono gelidi e nessuno fa il bagno e torna vivo. Il canyon è disseminato di tombe scavate nella roccia, roba di quasi 2000 tombe. Niente in confronto alle 5000 tombe e ai molti villaggi bizantini scavati nelle rocce della valle dell’Anapo. Ma il Cassibile è più affascinante e se l’Anapo può vantarsi di avere ospitato perfino un’audace ferrovia a scartamento ridotto (la Siracusa-Ragusa), Cassibile, dove sfocia, dà il nome ad un paese che ha una storia incredibile: è il luogo dello sbarco alleato in Sicilia, è il luogo dove è stato firmato l’armistizio, presente il generale Eisenhower (avete presente l’otto settembre? Bene l’otto settembre in realtà è stato firmato qui il 3 settembre, adesso ve l’ho detto e voi non fate finta di non sapere). Inoltre ha quasi 6 mila abitanti ma non fa comune, è frazione di Siracusa. Ma non basta, Cassibile vanta anche un serial killer: otto omicidi almeno, sempre con la stessa doppietta, il mostro di Cassibile è stato condannato all’ergastolo l’anno scorso ma adesso c’è l’appello, poi la cassazione e poi chissà. Insomma una giornata stancante allietata da un arancino fantastico a Ferla e da panorami mozzafiato. E domani è subito Siracusa.
cassibile
Nessun commento.
Commenti chiusi.