Inutile nascondersi. I polacchi sono come i napoletani, guidano male. Vanno come pazzi nonostante i limiti di velocità, superano senza la minima prudenza, passano con qualsiasi colore, vanno tranquillamente nelle corsie dei taxi. Col mio microcamper debbo stare attentissimo in questo viaggio anche io mi sono napoletanizzato: ho introiettato una certa idiosincrasia per le frecce. Per adesso tutto bene: anche perché nel frattempo ho lasciato la Polonia. La mia impressione è che abbiano scoperto le gioie dell’automobile solo recentemente. Per dire: era una vita che non sentivo le macchine partire sgommando. Per fermare la loro esuberanza è stato adottato un trucco che affonda le sue radici nel sadismo (e che devono avere copiato dai tedeschi e dai danesi). Prima di ogni paesi sulla strada viene creata artificialmente una chicane. Alternative: o l’affrontano come fossero Alonso, o rallentano diligentemente, oppure vanno a sbattere. Dura la vita per il pilota polacco.
“Dura la vita per il pilota polacco”
Ricorda in titolo di un romanzo di Tolstoj
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