Combattiamo con la ruota anteriore sinistra che fa accendere una lucetta gialla sul camperinho. Andirivieni dal gommista ma alla fine la lucetta la smette. E noi lasciamo il campeggio con piscina e sauna diretti ancora più ad est, vero l’isola di Rugen, famosa per le bianche scogliere di gesso (come quelle danesi, abbiamo già dato) e per le spiagge meta di turismo estivo. L’isola, che è la più grande della Germania, almeno il primo giorno, non ci appare un granché. Noi andiamo verso sud e ci facciamo la solita scarpinata di una decina di chilometri sulla spiaggia. Billie ingaggia una furibonda battaglia con delle papere di mare (d’accordo, avranno un loro nome più serio ma io non lo so) che hanno il vizio di galleggiare sul mare solo fino a qualche secondo prima dell’arrivo furibondo di Billie. A quel punto si alzano in volo, Billie ci rimane malissimo e torna da noi frustrata e grondante acqua sempre interrogandosi sul solito mistero dei calabroni che volano contro ogni principio di fisica e lei no. Arriviamo nel piccolo paesino di Klein Zicker. Leggo strane scritte in tedesco in cui sembra che spieghino che qui una volta c’erano gli svedesi e che poi ci arrivarono i russi. Non chiedetemi di più, debbo informarmi. Domani una visita a cui tengo moltissimo. Ma non vi dico di più. Abbiate pazienza. Aspettate un giorno.
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